Si presentò come una piccola chiesa che inglobava la grotta dove il Santo celebrò messa nell’atto di diffondere il Cristianesimo.
A confermarlo anche gli scritti dello storico locale settecentesco Padre Giovanni dei Cappuccini il quale raccontò che la chiesa si trovava nella rocca della montagna vicino all’entrata cittadina chiamata “Cirasa”. Il luogo di culto era situato sotto la chiesa della conversione di San Paolo e in quella rupe si contava la presenza di un’altra chiesa, quella di San Pietro. Delle tre solo quella di San Paolo oggi non è più esistente, così come della porta “Cirasa” ne rimane solo la memoria.
Sempre dai racconti di Padre Giovanni dei Cappuccini la chiesa di Valverde conobbe periodi di gloria e per un periodo di tempo fu considerata vera e propria Matrice dove un non meglio specificato Papa Giovanni celebrò messa.
In origine la chiesa di Valverde era piccolissima; misurava infatti metri 10 di lunghezza e metri 6 di larghezza. Essa era in posizione opposta all’attuale chiesa e l’ingresso principale guardava la Torre di Federico con l’abside rivolto ad est, verso il sole nascente.
La proclamazione della Chiesa in Santuario è un fatto storico motivo d’orgoglio per i devoti alla Madonna di Valverde. La proposta nasce agli inizi del 1984 dai confrati e fatta propria dal parroco della Chiesa Madre, Francesco Petralia, che avvia una petizione alla Diocesi di Piazza Armerina allora retta da Monsignor Sebastiano Rosso.
Tale preghiera fu accolta tanto che il 26 agosto del 1984, giorno della festa, venne annunciata la proclamazione con decreto diocesano “302/84” firmato dallo stesso vescovo Rosso.
Avuto tale riconoscimento era doveroso investire il Santuario Mariano delle dovute migliorie che arrivano. E così nel gennaio del 1992 vengono avviati i lavori per un importo di 550 milioni di lire; verrà rifatta la pavimentazione in marmo, l’impianto presbiterio rialzato, sulla parte sinistra quella che una volta accoglieva il fercolo diventerà la cappella votiva dove, ancora oggi, v’è custodito il simulacro della Madonna; qui i lavori verranno rivisti e completati qualche anno dopo. Negli altari laterali, invece, verranno ricavate delle cappelle per la sistemazione dei simulacri dei santi (San Michele e S. Alberto a sinistra, San Giuseppe a destra) e del Crocifisso in rame sbalzato (donato da un fedele e collocato in chiesa nel 1980) con la Via Crucis.
Alla destra del presbiterio viene posto un trono a custodia del Santissimo Sacramento, mentre l’altare è interamente realizzato, dall’artigiano Mastrandrea, in marmo alla base della quale verranno posti, ognuno in una nicchia, i dodici apostoli.
Spettacolare il dipinto sullo sfondo dell’altare, un vero lavoro di maestria eseguito dall’artista ennese Fornasier. In alto verrà dipinto il Padre Eterno con intorno degli angeli, nella parte centrale invece viene dipinta Enna sotto due visioni: nella parte sinistra quella moderna, sulla destra Enna antica alla cui valle vi è uno stuolo di verginelle a richiamo storico.
A dividere le “due città” l’immagine della Madonna.
Nella parte inferiore, invece, sono raffigurati otto Santi, dipinti a grandezza naturale, che hanno dedicato la loro vita all’evangelizzazione in Sicilia.
Volgendo lo sguardo da sinistra si possono scorgere Santa Agnese, Beato Girolamo De Angelis, Sant’Agostino, Sant’Agata, sul lato destro invece Santa Rosalia, Sant’Alfonso dei Liguori, Santa Lucia e San Pancrazio.I lavori coinvolgeranno anche la casa canonica che accoglierà anche il fercolo
Un’altra data da ricordare, infine, è il 27 Agosto 1997 quando l’allora vescovo Mons. Vincenzo Cirrincione consacra il Santuario Mariano la Chiesa Maria Santissima di Valverde.
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